Come è mai possibile che un'eccellenza come l'Istituto Tecnico Tecnologico (ITT) "G. Giorgi" di Brindisi sia rimasto letteralmente a piedi e non può partecipare alla finale mondiale di robotica in Giappone, pur avendo vinto la prestigiosa competizione "Robocup jr"? Questo è il senso dell'interrogazione presentata al Miur. E' veramente inutile che si sprechino lodi e incentivi a parole per la formazione dei nostri ragazzi nelle scuole superiori se poi lo Stato non riesce ad organizzare un volo e soggiorno per studenti che hanno dimostrato il proprio valore e devono cimentarsi in una competizione mondiale. Oltremodo il campo di sfida è quello della robotica, della reale innovazione tecnologica. La preside Maria Luisa Sardelli si trova nella tipica situazione di avere pochi fondi e dover scegliere tra pagare un viaggio o comprare sedie, rinnovare un laboratorio. Sono queste le condizioni in cui lasciamo la nostra scuola?
Luigi Gallo primo firmatario dell'interrogazione esprime la propria preoccupazione: "Ma lo School Bonus introdotto nella legge 107 non doveva risolvere tutti i problemi aiutando i privati a finanziare le scuole in casi come questi? La verità è che quando si scelgono la strada delle privatizzazioni è solo per giustificare meno risorse ai servizi pubblici e ai diritti dei cittadini come quello dell'istruzione. Si rimane costernati che il Miur non sia intervento immediatamente, o per una somma di questo genere si rischia la bancarotta dello Stato? Questa è la situazione, anche se poi veniamo accusati di essere populisti: 5 miliardi per le banche si trovano subito, poco più di 10mila euro per i nostri studenti sono impossibili da trovare".