Come è noto in questi giorni in Commissione Affari Costituzionali in Senato si stanno discutendo gli emendamenti alla Legge elettorale denominata e ribattezzata Italicum 2.0. Inutile dire che tra PD e FI vige una gran confusione, dovuta dalla disperata ricerca di ottenere una legge che possa consentire (per l'ennesima volta) la sola salvaguardia degli interessi di partito, senza prendere in considerazione i diritti dell'elettore.
Il M5S, di contro, ha già la propria legge elettorale votata e voluta direttamente dai cittadini: il democratellum. Si tratta di una proposta di legge proporzionale (che garantisce, dunque, ampia rappresentatività), con collegi intermedi, soglie di sbarramento e voto di preferenza.
Il democratellum non prevede coalizioni di partiti, è di tipo proporzionale ma selettiva, grazie al ricorso a collegi intermedi e ad un metodo del divisore corretto per l'attribuzione dei seggi e non prevede un premio di maggioranza. Più voti prende una formazione politica, più seggi ottiene e viceversa, con un effetto che tende a sovra-rappresentare le forze politiche più grandi e sotto-rappresentare le forze più piccole, consentendo loro di esistere ma diminuendone il potere ricattatorio. Con questo combinato, la soglia di sbarramento "naturale" è del 5 per cento in 33 circoscrizioni su 42, quelle che eleggono più parlamentari, mentre nelle restanti 9 circoscrizioni resta al di sotto del 5 per cento.
Un altro principio fondamentale del democratellum è rappresentato dalla selezione degli eletti tramite la preferenze unica. Si elimina a monte clientelismo e voto di scambio, che alimentano solo corruzione e malaffare. L'elettore deve essere consapevole delle qualità e dell'integrità del proprio rappresentante politico. Ciò a maggior ragione se si considera che la riforma voluta dalla Maggioranza (sempre gli stessi PD e FI) in merito all'elettività dei membri del Senato, elimina il diritto dei cittadini ad eleggere direttamente i componenti del Senato, che verranno, dunque, direttamente nominati dai partiti. Magari gente corrotta che solo per godere dell'immunità andranno a ricoprire la carica da Senatore.
Il democratellum prevede, inoltre, che vengano eliminati i capi lista, per evitare candidature impresentabili, e una soglia implicita di sbarramento a livello circoscrizionale attorno al 5%, percentuale al di sotto della quale è impossibile eleggere deputati o senatori.
Inoltre, il M5S ha presentato diversi emendamenti tesi ad evitare l'incandidabilità di soggetti che risultino essere condannati in via definitiva, a sopprimere le candidature multiple, a sopprimere le coalizioni di liste (in favore di una singola lista elettorale) a evitare un terzo mandato elettorale, ad abrogare le coalizioni.
Come dire, mentre PD e FI ancora discutono su come ripartirsi la torta, il M5S ha già pronta la sua Legge Elettorale.